Didascalico

Questo articolo è stato letto: 1383 volte !

Oggi rubo nelle tasche altrui guadagnando tempo visto che sono impegnato con il tagliando moto, con il lavoro, con complicati e spigolosissimi progetti di narrazione abbinati alla pretesa della vostra approvazione in merito.

Oggi vi saluto quindi con alcune frasi rubacchiate fra pubblicità, films, libri: le rileggo spesso, soprattutto nei giorni in cui le mura della stanza paiono strette, più strette di quanto state pensando, di quanto abbiate mai pensato. Frasi che rileggo nei giorni in cui ti sembra naturale pensare la moto chiusa in garage come alla tua bella, lontana, fantasticando di rivederla per una notte almeno, per dare sfogo a quella fantasia che ti tortura ogni momento.

Sto tornando a casa, sento la sabbia sotto le ruote e sotto la pelle tutti i posti in cui sono stato.

Ho sentito il suono di tutte le lingue del mondo.
Nelle mie tasche la faccia di Geroge Washington è vicina alla regina Elisabetta.
Ho usato posate di ogni forma, ho visto uomini con le gonne e donne con l’uniforme. Ho barattato sciabole con archi e frecce ed archi e freccie con collane di fiori.


Mi sono fermato davanti a semafori arancioni ed ho accelerato davanti a semafori blu.
Ho percorso tutte le strade. Anche dove non c’erano.

Le mie radici sono nella sabbia ma i miei rami possono arrivare ovunque

….

“C’è tanta gente infelice che tuttavia non prende l’iniziativa di cambiare la propria situazione perché è condizionata dalla sicurezza, dal conformismo, dal tradizionalismo, tutte cose che sembrano assicurare la pace dello spirito, ma in realtà per l’animo avventuroso di un uomo non esiste nulla di più devastante di un futuro certo.
Il vero nucleo dello spirito vitale di una persona è la passione per l’avventura.

La gioia di vivere deriva dall’incontro con nuove esperienze, e quindi non esiste gioia più grande dell’avere un orizzonte in costante cambiamento, del trovarsi ogni giorno sotto un sole nuovo e diverso…

Non dobbiamo che trovare il coraggio di rivoltarci contro lo stile di vita abituale e buttarci in un’esistenza non convenzionale…” (C. J. McCandless)

“C’è una gioia nei boschi inesplorati, c’è un’estasi sulla spiaggia solitaria, C’è vita dove nessuno arriva vicino al mare profondo, e c’è musica nel suo boato.

Io non amo l’uomo di meno, ma la Natura di più″.

George Byron

….

Due anni lui gira per il mondo: niente telefono, niente piscina, niente cani e gatti, niente sigarette. Libertà estrema, un estremista, un viaggiatore esteta che ha per casa la strada. Così ora, dopo due anni di cammino arriva l’ultima e più grande avventura. L’apogeo della battaglia per uccidere il falso essere interiore, suggella vittoriosamente la rivoluzione spirituale. Per non essere più avvelenato dalla civiltà lui fugge, cammina solo sulla terra per perdersi nella natura selvaggia“. (C. J. McCandless)

“Ho vissuto molto, e ora credo di aver trovato cosa occorra per essere felici: una vita tranquilla, appartata, in campagna. Con la possibilità di essere utile alle le persone che si lasciano aiutare, e che non sono abituate a ricevere. E un lavoro che si spera possa essere di una qualche utilità; e poi riposo, natura, libri, musica, amore per il prossimo. Questa è la mia idea di felicità. E poi, al di sopra di tutto, tu per compagna, e dei figli forse. Cosa può desiderare di più il cuore di un uomo?” (C. J. McCandless che legge Lev Tolstoj)

Questo articolo è stato letto: 1383 volte !

About Massimo

Massimo Soldini 25/03/1979
This entry was posted in La vita, la moto, le altre illusioni and tagged , , , . Bookmark the permalink.

Lascia un Commento