Honda XL 700V Transalp


La moto tuttofare, economica, affidabile e bella nonostante abbiano dimenticato di terminare la progettazione del frontale (non guardatelo!).

Acquistata come usata nel marzo 2010 non ha presentato alcun problema, 5000€ spesi ottimamente senza però non pochi rimpianti per la partente Honda CBR 600 RR. In 9 mesi circa abbiamo percorso 18000 km apprezzandone la comodità, la fluidità e bestemmiandone le sospensioni.

Moto provata in autostrada, in lievi sterrati, città e  statali; viaggi lunghi o brevi offre comodità  a pilota e passeggero, permette lunghe percorrenze senza troppa fatica ed offre buonissima capacità di carico (Attualmente borse morbide laterali e baule 46 litri al posteriore ospitano il necessario per molto più di un fine settimana).

Credevamo consumasse meno visto che si è rilevata una media nel ciclo misto di 17 km/l e credevamo migliori anche le sospensioni visto che la ruota da 19″ all’anteriore, abbandonando ogni vezzo ufficialmente off-road, sembrava promettere grasso divertimento sulle statali attorno ai colli. Niente di pessimo, ma pochissime regolazioni abbinate a freni non di rilievo regalano la sensazione di una forcella ballerina. Il mono ammortizzatore posteriore invece, con somma sorpresa, non è regolabile con facilità e la regolazione della compressione è  una finzione piuttosto che un reale meccanismo.

Ottima fra casa ed ufficio permette una guida comoda con  busto eretto; comoda anche per i non altissimi si apprezza nella guerriglia urbana della Roma di ogni mattina. Le manopole riscaldate di casa Honda consentono la guida anche col tempo più malvagio mentre lo schienalino convince il più capriccioso dei passeggeri (se donna, ovvio, è più difficile!).

In autostrada abbiamo invano cercato la sesta marcia scalciando a più non posso, sbuffando e chiedendoci come possa esser stato messo su un cambio del genere: alla fine però nulla da dire e nessuno sforzo eccessivo per il motore che, tranquillo tranquillo, assorbe viaggi lunghi: ottimo allenamento per il viaggio dei viaggi che speriamo di fare.

Velocità di punta considerevole e fuori dalle aspettative anche se raggiunta nella condizione di solo pilota, baule carico e tanta voglia di tornare a casa post  allenamenti di Basket; il tutto misto al  consueto timore di trovar chiuso il cornettaio,  all’uscita di Montespaccato.

Qualche finitura povera (maniglioni passeggero facilmente rovinabili), un cruscotto semplice ma efficace (sarebbe stato utile un termometro ambientale), fari di buona illuminazione. Povero anche il paramotore, soprattutto considerata la ruota da 19″ e la luce a terra non più altissima.

Analizzata per singoli componenti pare una moto di bassa lega ed invece mamma Honda ci ha saputo fare ancora una volta e la moto è godibile e guidabile a patto di non aspettarsi una vera enduro od una vera stradale visto che, se guidata di forza, lascia intendere i limiti di ciclistica: divertimento ed efficacia assicurata però.

Peccato l’incurabile difetto della pompa/galleggiante carburante.
Pur sostituendo il componente infatti, il 90% delle Honda Transalp soffre di errata indicazione del livello di carburante. Sarete costretti quindi a vedere le spie della riserva inmpazzite ed a calcolare, via via prendendoci la mano, il numero di km per tot litri di benzina.
Scomodo, peccato davvero, soprattutto per chi, come noi, sceglie questa moto per lunghi viaggi.

Maltrattata, stracaricata, sottoposta a piogge torrenziali e centinaia di km al giorno: tutto sommato non è bella…ma balla!

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