Tromso – Andenes (Blaike)

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Tromso – Andenes (Blaike)

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La tappa verso le isole Lofoten è stata meno faticosa e più interessante del previsto.
Cielo plumbeo ma pioggia solo sprazzi.

Da Tromso abbiamo guidato circa 50 km per raggiungere, secondo le indicazioni del gentilissimo gestore del b&b, Brensholmen. Lì abbiamo preso il primo traghetto utile per noi (10.30).
Un piccolo e bellissimo tratto di mare di circa 45 minuti: semplice e non troppo costoso.
Unico neo le ormai consuete procedure utili a legare e slegare la moto durante questo trasferimenti: il rollio della nave rischia infatti di fare cadere le due mitiche moto.
Su ogni piccolo o grande traghetto ci sono funi e verricelli disponibili; l’abilità sta tutta nel trovare il giusto appiglio, la giusta posizione: niente è mai troppo semplice, soprattutto se ti trovi a legare le funi con il passaggio di persone che cercano di guadagnare la scaletta di uscita: obiettivo ponte della nave con relative foto panoramiche.

I targhetti hanno orari piuttosto fitti durante il giorno, sono usati dagli stessi norvegesi ed ovviamente dai turisti; è possibile acquistare i biglietti salendo sul traghetto stesso (ovunque sono accettate carte di credito); i piccoli porticcioli fra i fiordi assicurano foto indimenticabili, vento e strade in costruzione o in ristrutturazione…
Anche oggi quindi siamo stati chiamati a piccole prove di enduro nei vari tunnel attraversati e nelle strade da e per i piccoli porti: fango e brecciolino rendono la guida piuttosto impegnativa e non permettono alcuna distrazione.

84 km per raggiungere Gryllefjord e prendere il successivo traghetto diretto ad Andenes.
Km da percorrere lentamente e con gusto visto che la strada alterna mare e montagne in continuazione.
Si sale quindi, con strade in salita fra la neve, e si scende per tuffarsi in lunghi curvoni diretti verso il mare a perdita d’occhio. Un odore di sale ed acqua marina diverso da ogni altro bussa sulla visiera del casco: sprazzi di sole illuminano un acqua azzurro intenso.
Sogniamo di vedere le balene,a volte crediamo anche di averne viste (Vittoria Docet), e dopo renne ed alci, in effetti, ci starebbero bene davvero.
La zona è giusta, ma occorrerebbero tour specifici, giornate in mare.

La meraviglia dei ruscelli di neve scongelata, il verde che affiora fra le montagne ed il mare che spunta dietro le curve sono una cornice spettacolare ed una iniezione di buon umore. Peccato per il cielo cupo ma aver evitato la pioggia a parte rare piccole e fresche docce è già tanto.

Impossibile non fermarsi per qualche foto, non riscoprirsi a pensare a quanto tutto questo possa essere distante dalla nostra quotidianità pur essendo a portata di mano. Rispettare sul serio madre antura, riciclare rifiuti, non costruire ovunque, usare energie alterantive, vivere di quello che la natura ha disposto lì dove sei. Guido sognando di abbandonare tutto, alternando pratica lucidità e ripensmenti a scene del film Into the wild, con me protagonista.

Abbiamo idea che la Norvegia celi ancora molti angoli meravigliosi, che il tempo non basterà mai per vederli, che dovremmo riuscire a tornare, magari invertendo la marcia del girol aprossima volta, nell’anno di “nonsoquando”.

Nell’attesa dell’imbarco siamo riusciti a trovare un buon posto per mangiare; nel piccolo paese che ha anche funzione di porto abbiamo scelto una piccola locanda dopo l’attesa più lunga di sempre al distributore di benzina: un tipo doveva riempire le circa 20 taniche di carburante forse necessarie a piccole imbarcazioni,m moto d’acqua o che altro maledetto mezzo avrebbe guidato.
Abbiamo conosciuto e chiacchierato con la tipa della locanda, una filippina emigrata in norvegia per lavoro e poi lì rimasta per amore. Storia classica, sentta un miliardo di volte:cambia solo l posto ed il visto che te la racconta ma saresti capace di appassionarti ogni volta.
Parliamo del clima, dell’inverno, dell’estate, del lavoro. Ci dice di esser stata a Roma dalla cugina, di essere rimasta impressionata, si emozina quando gli diciamo che veniamo da lì e diventa ancora più gentile e simpatica. Il Clou si ha quando scopre che io e Manu abitiamo vicino alla cugina, effimera felicità, come se questo potesse in qualche modo farci vicini a lei, più amici dal suo punto di vista, non so.
Ci scambiamo biglietti da visita e la promessa di scriverci: se lei tornasse a Roma o se noi….

Il secondo tratto di nave, circa 2 ore, si è rivelato piuttosto duro viste le condizioni del mare: la piccola imbarcazione ha continuato ad oscillare per tutto il trasferimento costringendoci ad usare medicinali contro la nausea.

Sulla nave abbiamo reperito informazioni rispetto agli alloggi che ieri, tramite internet, non eravamo rusciti a trovare. Uno dei marinai ci consiglia un piccolo posto, un campeggio sulla spiaggia, a circa un miglio, ci dice, dal punto di sbarco.
Ci fidiamo di lui visto che da subito si dimostra gentile aiutandoci nelle operazioni di ancoraggio moto: e vi assicuro che stavolta, navigando, neve e mare non sono mai sembrate così vicine tanto era lo sballottamento guardando l’orizzonte.

Andenes è un piccolo centro ed in quello da noi scelto, 8 km oltre, ci sono campeggi, case con affitacamere, bungalow in riva alla spiaggia. Riusciamo a trovare per 900 corone a notte una stupenda casetta a pochi metri dal mare. I gabbiani gridano al primo umano avvistato, attorno montagne, poche case, alcune di quelle con lo stranissimo tetto fatto di prato.
Qui ci sono molte opportunità: i cartelli spiegano che puoi occupare la casa che ti piace di più, a patto che sia libera. Il proprietario passa circa due volte al girono a ritirare i soldi:in alternativa puoi lasciarli nela cassetta delle poste.
Si, so cosa state pensando e lo pensai anche io, a Sngapore, mangiando nel ristorante dove prima mangi, e poi paghi quello che ritieni giusto.
Dobbiamo imparare molto, crescere, in qualche modo evolverci: viaggiare è la scuola che preferisco.

Le moto sono ricoverate sotto il basso portico della casa:abbiamo cucinato pasta: dopo giorni ci mancava ed il market del piccolo posto ha permesso, al meno a tavola, una rimpatriata.

Sulla spiaggia brucia un falò nel bagliore dell’anemico sole di oggi:in spiaggia ci sono molte persone, è la festa di metà estate, ci spiegano.
Un po’ di musica, grigliate in riva al mare. Pensiamo di raggiungerli, vedere, capire dopo cena. Alle 22 festa finita senza un vero perché.
Forse qualche regola che non ci hanno spiegato delude le nostre aspettative di festa durevole fino al “mattino” o forse, per il fatto che ora qui è sempre mattino s’è persa la misura del tempo, oppure semplicemente s’è perso il gusto di tirar tardi.

I ritmi sono sfalzati, sonno e veglia, i pasti, in questo periodo sono spostati e la gente credo abbia una sorta di jet lag degno di un astronauta. Ieri sera il padrone di casa (gestore del b&b) ha cucinato a mangiato alle 2 di notte: noi intenti a pianificare, mappe alla mano, fogli vari, lui immerso in un piatto di uova, pepe e qualcos’altro comunque capace di inviarmi a letto affamato nonostante la cena.

Sulla spiaggia ingaggiamo una battaglia di click per una foto a due gabbiani combattivi: forse difendono il loro nido, forse l’eco del loro stesso pigolio che risuona nello spazio fra montagne e mare piace anche a loro ed insistono a gridarlo.
Si posano sul lampione, poi sullo scoglio, ci seguono bombardandoci…, volandoci in tondo, sopra.
Qui gli intrusi siamo noi.

Massimo

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Massimo Soldini 25/03/1979
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3 Responses to Tromso – Andenes (Blaike)

  1. puntogomme says:

    ciao sono la “signora Puntogomme”!!!!!!….siete fantastici e le foto con i tuoi racconti ci fanno sognare IL viaggio in posti mai visti…che dovranno entrare nei nostri ricordi,prima o poi…..la vostra nuova meta siamo NOI ragazzi!…Noi tutti che aspettiamo il vostro ritorno per sentire con le nostre orecchie i racconti delle avventure di questo viaggio vissuto a distanza!….noi che aspettiamo di vedere le emozioni del viaggio nei vostri occhi………è dura ci credo, ma state facendo qualcosa di grande…anche il piccolo Puntogomme ha pensieri per voi.Mi chiede come fate a bere con il casco sempre in testa!!!e poi come fate ad andare in moto con tanto freddo(gli abbiamo spiegato che siete in un luogo freddo!)….tutti aspettiamo il vostro ritorno e seguiamo le vostre avventure…non perdetevi d’animo ragazzi…siete grandi!!!P.S.dal signor Puntogomme “voglio vedere le gomme mangiate dai km di avventure e sogni!!!”…un abbraccio a tutti la famiglia PUNTOGOMME…

    • Massimo says:

      CIao famiglia di gomma.
      Felice di leggervi,. sto per andare a dormire. Son sempre vigile..scirvete e ci sono eh..
      A proposito di gomme mangiate. Dobbiamo cambiare la gomma del ktm adventure a bergen, credo, lunedì o martedì prossimo. come trovare il gommista che le ha? Potete aiutarci in qualche modo?

      Il piccolo Valerio:troppe altre domande dovrà avere, no? Risponderemoa tutto. Godetevi le foto e sognate con noi.
      Siete lo sponsor più bello del mondo. VI stanno leggendo su e giù per l’Europa.

      Ho grossi progetti per noi tutti.

      A presto, ci conto.

  2. Aldo says:

    Stupende le isole Lofoten. Ci sono stato un po’ di giorni ed è il posto più magico in cui io sia mai stato. Un po’ (ma non più di tanto) continuo ad invidiarvi! :-)

    Buon divertimento ragazzi! :-)

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